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Südtiroler Privatvermieter
Una panchina in legno su un prato fiorito con vista sulla valle e sulle montagne circostanti.
Storie da ogni angolo dell’Alto Adige
Quanto bene conoscete l’Alto Adige? Le tradizioni, la storia e gli usi e costumi di ogni sua valle? Se a queste domande scuotete la testa, allora siete finiti sulla pagina giusta. In questo blog vogliamo condividere con voi esperienze, eventi e particolarità del nostro amato territorio, i punti panoramici più belli da cui ammirare il tramonto, le migliori ricette di ogni singola valle (le calorie non si contano!) e le attività più entusiasmanti. E molto, molto di più. Partite per un viaggio virtuale attraverso l’Alto Adige!
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I caldi raggi del sole e il vento che soffia sul viso. Colori, profumi, paesaggi si susseguono velocemente e si confondono. Pedalando con energia o lasciandosi trasportare, si ammirano le molte bellezze su entrambi i lati della pista ciclabile della Val Venosta. Si può girare un’intera valle in bicicletta? Certo che sì! Con il treno della Val Venosta dalla stazione di Tel si raggiunge l’ultimo paese, Malles. Dal finestrino del treno si intravede già la pista ciclabile della Val d’Adige, che riporterà poi i ciclisti al punto di partenza.



Hai voluto la Val Venosta? E ora pedala!

La pista ciclabile della Val Venosta si estende per ben 55 chilometri con lunghi rettilinei alternati a tratti pieni di divertenti curve, e attraversa i paesaggi da cartolina della Val Venosta, pittoreschi paesini, passando da un campo all’altro ma sempre in piano, senza ripidi dislivelli.

Si apre il sipario sullo spettacolo della natura in Val Venosta

Sul primo tratto della pista ciclabile il letto alluvionale fa il padrone incontrastato. Il sole deve impegnarsi per penetrare con qualche timido raggio la fitta coltre di foglie e rami degli alberi. Gli uccelli saltellano nel sottobosco, la flora esplode in tutto il suo splendore. L’azzurro dell’acqua del laghetto dei pescatori Prader è troppo invitante per non fermarsi a fare una foto, prima che il paesaggio cambi completamente. Caprette che pascolano tranquille su un prato rado, mentre all’orizzonte si stagliano le montagne, con le loro cupole di un bianco accecante. Altro colpo di scena: la bicicletta sfreccia attraverso una distesa di meli che pare infinita, superando diversi paesini. Numerosi cartelli indicano caffè e bistro dedicati ai ciclisti, dove questi si crogiolano al sole, sorseggiando un eiscaffè o addentano un panino. Viene voglia di fermarsi in ognuno di questi invitanti ritrovi: i venostani sanno come mettere a proprio agio gli ospiti. Un altro laghetto, ancora bosco, un breve sentiero di ghiaia. Non ci si può proprio annoiare. Sembra che oggi tutti abbiano deciso di inforcare la bicicletta, e ciononostante c’è posto per tutti: i bambini che schiamazzano, i ciclisti rilassati e quelli ultra-sportivi, quelli con la maglia da ciclismo e quelli con la e-bike.

Ritorno al treno

L’ultima tappa porta lungo i binari del treno. La stanchezza inizia a farsi sentire, e desideriamo raggiungere la stazione di partenza. Le ruote percorrono gli ultimi metri. Sgancio delle scarpe. Arrivati. Un’esperienza da consigliare!
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